Chi paga la NASpI: l'azienda o l'INPS? Guida completa
Hai perso il lavoro e ti stai chiedendo come affrontare il periodo di disoccupazione? La NASpI, Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego, è un'indennità mensile che ti supporta economicamente in questa fase delicata. Ma chi si occupa di erogarla, l'azienda da cui provieni o l'INPS?
In questa guida completa, faremo chiarezza su chi paga la NASpI, come funziona e a chi spetta. Scoprirai inoltre quali sono i requisiti per richiederla, come presentare la domanda e quali sono i tuoi diritti e doveri.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la NASpI non viene pagata direttamente dall'azienda per cui si lavorava. È l'INPS, Istituto Nazionale Previdenza Sociale, l'ente responsabile dell'erogazione di questa indennità. Le aziende, in qualità di datori di lavoro, contribuiscono al finanziamento della NASpI attraverso il versamento di specifici contributi previdenziali per ogni dipendente assunto.
La NASpI è un diritto per i lavoratori dipendenti che hanno perso involontariamente il lavoro, garantendo loro un sostegno economico durante la ricerca di una nuova occupazione. Questa indennità è un pilastro fondamentale del sistema di welfare italiano, offrendo una rete di sicurezza per chi si trova improvvisamente senza un impiego.
Per comprendere appieno il meccanismo della NASpI, è importante analizzarne la storia e le origini. Introdotta nel 2015 in sostituzione dell'ASpI e della MiniASpI, la NASpI si proponeva di semplificare e uniformare le prestazioni di sostegno al reddito per i disoccupati. La sua introduzione ha rappresentato un passo importante verso un sistema di welfare più moderno ed efficace, seppur con alcune criticità da affrontare.
Uno dei principali problemi legati alla NASpI riguarda i requisiti di accesso, che possono risultare stringenti per alcune categorie di lavoratori, come i precari e i lavoratori autonomi. Inoltre, l'importo dell'indennità, calcolato in base alla retribuzione percepita durante il periodo lavorativo, può non essere sufficiente a coprire le spese di chi si trova in una situazione di disoccupazione prolungata.
Vantaggi e svantaggi della NASpI
La NASpI, come ogni misura di welfare, presenta sia vantaggi che svantaggi. Vediamoli nel dettaglio:
Vantaggi | Svantaggi |
---|---|
Offre un sostegno economico durante la disoccupazione. | I requisiti di accesso possono essere stringenti. |
L'importo è calcolato in base alla retribuzione percepita. | L'importo potrebbe non essere sufficiente per tutti. |
Garantisce la copertura previdenziale durante il periodo di disoccupazione. | La durata massima dell'indennità è limitata. |
Nonostante alcune criticità, la NASpI rimane uno strumento fondamentale per i lavoratori che perdono il lavoro. Conoscere i propri diritti e le modalità di accesso a questa prestazione è essenziale per affrontare il periodo di disoccupazione con maggiore serenità e sicurezza economica.

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